27 Feb Nuove regole per i call center, cosa cambia con l’obbligo delle comunicazioni e dell’iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione
Quali sono le nuove disposizioni normative sull’attività di call center. L’iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC), gli altri obblighi e le sanzioni per il mancato rispetto.
Con le nuove regole per i call center si sono recepite le richieste sempre più forti per regolare una materia delicata con norme chiare e che potessero porre un freno alle delocalizzazioni, in particolare al di fuori dell’Unione Europea.
Nella legge n. 232 del 11/12/2016, Legge di Bilancio, sono, quindi, state previste una serie di disposizioni normative dalle quali derivano obblighi e doveri per tutti gli operatori titolari di attività di call center ed i soggetti terzi affidatari dei servizi di call center, indipendentemente dal numero dei dipendenti. Inoltre per la mancata applicazione delle norme sono state previste sanzioni pecuniarie che, in alcuni casi, possono raggiungere euro 150.000.
Nello specifico:
- L’obbligo di iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) sussiste per i soggetti destinatari di concessioni o autorizzazioni relative alla comunicazione. Tale Registro è stato istituito con apposita legge n. 249 del 31/07/1997. Ha lo scopo di “garantire la trasparenza e la pubblicità degli assetti proprietari, consentire l’applicazione delle norme concernenti la disciplina anti-concentrazione, la tutela al pluralismo informativo, il rispetto dei limiti previsti per le partecipazioni di società estere”. Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni normative vi è l’obbligo di iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione anche per tutti gli operatori titolari di attività di call center ed i soggetti terzi affidatari dei servizi di call center. La domanda di iscrizione avviene tramite modalità telematica, accedendo all’indirizzo www.impresainungiorno.gov.it. L’obbligo è effettivo dal sessantesimo giorno dopo l’entrata in vigore della legge, cioè a partire dal 2 marzo 2017. Il mancato rispetto di tale obbligo comporta una sanzione pecuniaria amministrativa di euro 50.000;
- Ogni operatore economico che intenda localizzare l’attività di call center al di fuori del territorio nazionale, in un Paese non membro UE, anche mediante affidamento a terzi, è tenuto a darne comunicazione, almeno trenta giorni prima a:
- Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nonché all’Ispettorato nazionale del lavoro
- Ministero dello sviluppo economico
- Garante per la protezione dei dati personali
La mancata osservanza delle comunicazioni obbligatorie comporta una sanzione amministrativa pecuniaria pari ad euro 150.000 par ciascuna comunicazione omessa o tardiva;
- Ogni utente deve essere preliminarmente informato riguardo la collocazione fisica dell’operatore chiamante o chiamato. Inoltre ogni operatore di call center collocato in un Paese non UE, ha l’obbligo di informare l’utente della possibilità che il medesimo servizio possa essere effettuato da un operatore collocato nel territorio nazionale o comunque in un Paese UE con possibilità di immediato trasferimento della chiamata stessa. La non osservanza di questi obblighi comporta una sanzione amministrativa pecuniaria di euro 50.000 per ciascuna giornata di violazione;
- Ogni operatore che svolge attività di call center o si avvale di servizi di call center è obbligato a comunicare la localizzazione del call center destinatario o originario della chiamata entro dieci giorni dalla richiesta del MiSE. In caso di mancata osservazione dei tempi prescritti si incorre in una sanzione amministrativa pecuniaria di euro 50.000 per ciascuna violazione;
- Per i soggetti che affidano il servizio ad un call center esterno vi è responsabilità in solido tra committente e gestore, in caso di violazioni.
Iscrizione al Roc e le sue conseguenze
Come è possibile comprendere, l’attività degli operatori di call center subirà, nell’immediato futuro, una forte scossa ed una conseguente riassetto delle forze in campo. Sarà adesso compito delle aziende italiane, o che comunque operano nel nostro Paese, sapersi rapidamente conformare alle disposizioni normative, mantenendo servizi di alto livello. Inoltre, tutte le aziende che hanno sempre mantenuto l’ “italianità” come un valore fondamentale delle loro attività potranno, finalmente, vedere premiati i propri sforzi per difendere determinati valori ed offrire qualità d’eccellenza.
Cosa pensi riguardo le nuove disposizioni normative in tema di call center? Cosa pensi dell’obbligo di iscrizione al registro degli operatori di comunicazione? Desideri ricevere ulteriori informazioni a riguardo? Aspettiamo i tuoi commenti!